Fongaro spumanti e le sue bio-bollicine a Bologna!

Una cena con bollicine metodo classico di Durella? Noi ve l’abbiamo organizzata.

Vi introduciamo alla storia di una azienda vitivinicola che apprezziamo particolarmente, per la capacità di produrre spumanti metodo classico, da vitigno Durella.

Questo vitigno autoctono, cresce bene nei terreni argillosi e di origine vulcanica del zona nord-est  del veronese, in particolare nei Monti Lessini . A questo vitigno credette il fondatore della azienda, Guerrino il nonno di Matteo e Alessandro Fongaro attuali proprietari.

Produrre spumanti metodo classico è certamente stata una sfida, che ha contribuito in questo caso, a valorizzare al meglio il vitigno, come nelle sue primarie caratteristiche di acidità e mineralità.

Il metodo di coltivazione delle uve di Durella, scelto dai produttori dal 1988, segue i principi del biologico, per rispettare al massimo l’ambiente, come desiderava  il fondatore Guerrino Fongaro.

Gli spumanti che vi presenterà personalmente  Matteo Fongaro durante la cena di Venerdì 15 Marzo, saranno il Cuvèe brut 2009, Riserva Brut 2007, Pas dosè 2009 e Pas Dosè 2006 riserva. Abbiamo scelto di abbinare gli spumanti  ai piatti di pesce fresco cucinato come da tradizione dal Ristorante El Gotha. L’antipasto sarà a vostra scelta tra baccalà o polpo con carciofi.

Curiosi di conoscere storia, profumi e caratteristiche uniche di questi spumanti? Non mancate alla cena di Venerdì 15 Marzo !

cena-bio-bollicine

Cena – la cacciagione del territorio incontra:..i nostri vini!

Cari amici domani sera 14 novembre, alle ore 20.30 vi aspettiamo alla cena che vedrà protagonista la cacciagione del territorio, accompagnata ai vini biologici selezionati accuratamente, in base ai piatti proposti dagli chef del Ristorante El Ghota.

Abbiamo ancora qualche posto disponibile, prenotatevi!

La patata di Bologna DOP Bio, si racconta, a cena.

Cari amici si avvicina la 4 edizione della Settimana Nazionale della Patata, che dall’1 al 7 ottobre 2012 trasformerà Bologna nella capitale italiana di questo amato tubero, così largamente apprezzato in ogni angolo del nostro pianeta.

Budino di patate con salsa di caramello – piatto PATATA in BO

PATATA in BO ha lo scopo di valorizzare in modo particolare la patata tipica di Bologna, la sola ad ottenere la certificazione DOP in Europa. La Patata di Bologna DOP è protetta a livello nazionale con decreto MIPAAF del 15 giugno 2004 e garantito dal Ministero delle Politiche Agricole  Alimentari e Forestali ai sensi dell’art. 10 del Reg. (CE) 510/06. La patata, per avvalersi della DOP deve essere prodotta esclusivamente e confezionata da aziende agricole, situate nella provincia di Bologna, per garantire il controllo e la tracciabilità.


Per partecipare a questa bella kermesse, abbiamo pensato di abbinare i nostri vini a piatti dove la protagonista di eccezione è la patata di Bologna DOP Bio, nella cena programmata il 2 Ottobre in concomitanza con la Settimana Nazionale della Patata. Gli alimenti base per la creazione dei piatti saranno reperiti dai produttori locali in zona certificati biologici! Il tubero che accompagnerà i piatti creati dagli chef del Ristorante El Ghota, sarà una patata DOP di Bologna certificata ICEA della Società Agricola biologica Marchi Mauro e Claudio di Castenaso (Bologna), che ci hanno gentilmente concesso per la serata pochi kg di patate!

Scoprirete i vini che abbiamo scelto di accompagnare ai piatti della cena e ne parleremo insieme, confrontandoci in merito alle sfumature e sensazioni che il momento vi regalerà.

Bellissima notizia per i vegetariani: prenotate e avrete il vostro menù! 

Bio è meglio! Cena d’estate con il menù che rinfresca

Alzi la mano chi si sente accaldato? Abbiamo pensato ad una soluzione: una cena fresca d’estate all’insegna del biologico 

Cari amici stiamo preparando per voi l’ultima cena prima della pausa estiva!  La cornice della serata è il Ristorante Il Ghota a Funo di Argelato, Bologna.

Ristorante il Ghota

Il caldo torrido degli ultimi giorni non ci ha dato respiro e quindi abbiamo pensato ad un luogo fresco e a piatti freschi abbinati a questi vini:

Gavi Pisè – La Raia che accompagnerà l’aperitivo a buffet; l’azienda lavora in biodinamica ed è certificata Demeter. Se volete maggiori informazioni potete leggere il nostro post dello scorso Novembre.

Vernaccia di San Gimignano  – Montenidoli, abbinata al primo. Montenidoli è una azienda storica a San Gimignano. Il loro primo vino è nato nel 1971, e da allora hanno sempre coltivato la terra in biologico, con metodi biodinamici.

Grignolino d’Asti Cascina Tavjin, con carpaccio tiepido di vitello dell’Appennino con chips di patate novelle e olio di rosmarino. Il Grignolino di questa azienda ha carattere e parlando con Nadia e i suoi genitori sono molto chiari i valori della famiglia . Trovate un mio post dello scorso anno scritto in merito a questa azienda.

Moscato d’Asti – Torelli accompagnato al dolce studiato apposta per avvolgere il palato nella morbidezza e dolcezza. Di questo Moscato, fresco e con un residuo zuccherino non troppo alto, abbiamo sentito decantare lodi anche da coloro che il Moscato non lo hanno mai apprezzato!

Non vogliamo dilungarci troppo in parole descrittive, crediamo che i vini debbano essere assaggiati e abbinati al piatto giusto, che ne esalterà caratteristiche e sensazioni. Siamo certi che ogni vino vi regalerà un’ emozione sensoriale diversa e unica. Vi aspettiamo!

Cena tradizionale “non convenzionale” con prodotti biologici certificati

lL Ristorante Neoclassico C/O Carlton Hotel in collaborazione con  Etica vitis presenta:

UNA CENA TRADIZIONALE NON CONVENZIONALE BOLOGNESE

La cena di reinterpretazione della tradizione emiliano – romagnola  all’insegna della cucina di qualità, con prodotti biologici certificati, rielaborati da una cuoca di eccezione della tradizione, la chef Cesarina Boschi, che crea i piatti in versione moderna, piatti freschi ed estivi, creati con alimenti di produttori locali tutti certificati biologici.

I prodotti e i produttori sono stati accuratamente scelti da Antonella Rambaldi, mentre i piatti sono stati pensati  dalla chef Cesarina e abbinati a vini regionali, provenienti da viticoltura biologica proposti da Etica Vitis.

La serata  si svolgerà Martedi 15 Maggio, ore 20,30 all’ aperto nella splendida terrazza del giardino interno dell’ Hotel Carlton, in Via Montebello 8, Posti disponibili 40, al prezzo di € 35.

La prenotazione è obbligatoria al Ristorante Neoclassico : 051 242139

Produttori :

Golinelli Alta qualità, Selezione  Bio (carne) Azienda agricola Antigola (farine), Az.Agricola Nizzi- Minghetti (formaggi), Bioagriturismo il Cucco (verdure), Forno Calzolari (pane), Caseificio Sociale Santa Rita (Parmiggiano reggiano), Az. Agricola biodinamica La Bifolca, Caffè biologico – Torrefazione Gourmet.

I vini bio abbinati saranno Malvasia secca IGTTenuta la Piccola, Sauvignon IGTCamillo Donati, Sangiovese Sup. dell’Emilia R. DOC e Passito rosso di Centesimino di Francesconi Paolo.

Vino al calice o in bottiglia?

Articoli recenti riportano il cambiamento dei consumi di vino da parte del cliente al ristorante, in particolare, il trend in crescita risulta essere la richiesta del calice di vino.
Questo nuovo trend appare legato a diverse motivazioni: desiderio di poter assaggiare vini diversi da accompagnare ai piatti, ad un prezzo accettabile, affiancata alla necessità di assumere poco alcol durante il pasto, per il timore dell’alcol test. A questo proposito  un calice di vino di bassa gradazione da abbinare al menù scelto, appare la soluzione più adatta e salutare.

Il cambiamento attuale impone quindi un adattamento moderno da parte del ristoratore, che attualmente in base alle richieste della clientela, dovrebbe poter presentare una carta dei vini “al calice” o con formati da 0,50 litri, soprattutto leggeri con una gradazione alcolica non superiore ai 12,5 gradi.

Quanti ristoranti sono pronti ad adeguarsi a questo nuovo trend?  Noi crediamo siano davvero pochi.

Nel mondo dei vini biologici e biodinamici, in particolare, la possibilità di provare calici diversi di vino, praticamente non  esiste se non in qualche ristorante di alto livello, che ha anticipato la tendenza attuale o in pochi locali specializzati nel biologico.

Cari lettori, come vi comportate al ristorante? Chiedete la bottiglia intera o un calice di vino?

P.S. Allo scopo di farvi assaggiare vini biologici e biodinamici diversi, accompagnati ad ottimi piatti stiamo organizzando una serata tutta bio a Bologna, dove sarà possibile mangiare ottimi piatti cucinati da una famosa cuoca bolognese. Presto la notizia ufficiale.

Senza Trucco e i vini di San Fereolo al Critical Book and Wine il 9 Marzo a Bologna

Cari amici etica vitis in collaborazione con  gli organizzatori del Critical Book & Wine del TPO di Bologna, Flavia Tommasini e Domenico Mucignat siamo riusciti ad organizzare la seconda proiezione di “Senza Trucco” in città, il documentario sulle donne del vino naturale, di Giulia Graglia e Marco Fiumara. L’evento si terrà presso il TPO di Bologna, Via Casarini 17/5, venerdì 9 Marzo alle 18,30.

In prima sede si terrà la presentazione di Giulia Graglia, e la proiezione del Documentario.

La serata proseguirà con  Nicoletta Bocca una delle protagoniste di Senza Trucco e produttrice di vini naturali della azienda agricola San Fereolo , che  presenterà alcuni dei suoi vini in degustazione. Scopriremo insieme  il Dolcetto di Dogliani 2006, Austri 2005, Coste di Riavolo 2006, presto presenti nella nostra vetrina.

L’ azienda di San Fereolo è di circa 12 ettari e produce circa 45.000 bottiglie. A San Fereolo ci sono vitigni autoctoni come Dolcetto, Barbera, Nebbiolo, e bianchi come Riesling e Gewurtztraminer.

Il lavoro in vigna assume molta importanza per Nicoletta Bocca, ed ogni pianta è considerata come un individuo che si esprime nello spazio e in relazione alle altre, curata con amore e onestà. Nicoletta ha cercato un’agricoltura attenta al rispetto della Natura e dei rapporti tra le piante, prediligendo l’approccio biodinamico.

Vi aspettiamo numerosi!


Azienda agricola Torrelli- degustazione di Venerdì 25 Novembre

L’azienda agricola Mario Torelli di Gianfranco Torelli, si trova a Bubbio (AT), nel cuore della Langa astigiana.

L’azienda è a conduzione familiare ed ha iniziato dal 1987 la propria conversione alla viticoltura biologica, che attualmente viene verificata da ICEA. Lo scopo di Gianfranco è quello di mantenere il terreno vivo (senza uso di diserbanti/esiccanti), e coltivarlo senza forzature (concimazioni chimiche), aiutando così le piante ad aumentare le proprie capacità di autodifesa. Viene inoltre favorita la capacità di resistenza alle malattie con l’uso di prodotti fitoterapici (alghe, preparati, erbe).

L’azienda include 15 ha di vigneti che trasforma, di cui 9 di proprietà lavorati in regime biologico.

Tutte le attività in vigna vengono  effettuate  rigorosamente a mano, vendemmia, potatura, spollonatura e  defogliazione, nell’attenzione della vite e salvaguardia della salute dei grappoli.

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Il risparmio energetico e la salvaguardia dell’ambiente sono obiettivi del produttore: l’azienda è dotata di un impianto fotovoltaico e di fitodepurazione dell’acqua; la stessa, proveniente dalla sorgente di proprietà aziendale, utilizzata in cantina, passa attraverso vasche dove tramite un filtro naturale  e piante acquatiche viene depurata . In un’altra vasca assieme alle piante che contribuiscono alla fitodepurazione, rane e salamandre, nuotano e si alimentano, a testimonianza della salubrità dell’ambiente.

Questa azienda è riuscita a riprodurre un ecosistema che si autosostiene quasi totalmente, cosa di non facile applicazione.

Passiamo ai vini che questa sera degusteremo assieme:

Il dolcetto Bricco Rocchetto DOC  2009, è rosso rubino, con profumi intensi di viola, frutti di bosco, ciliegia , liquirizia. Al palato è equilibrato. Questo dolcetto nasce dall’omonimo vigneto sulla collina di San Grato di Bubbio , ottenuto con una metodologia molto tradizionale con lunga macerazione che dura lungamente (15-20gg). Un ottimo vino da tutto pasto.

Il principe di questa sera è però il  Moscato d’Asti DOCG 2010 ,dalle uve di Moscato bianco di Cannelli,  morbido, fragrante e profumato, dolce ma non troppo, che durante le prossime feste potrete abbinare ai vostri panettoni e dolci.

Nel 2000, dopo molti anni di esperienza nella produzione del Moscato d’Asti, il produttore si è lanciato nella produzione di di Spumanti con uve di proprietà, una nuova via coraggiosa che nel 2001 dà vita a llo spumante DOC brut “Di Paola”, fragrante, con sentori di nocciole e frutta, fine e fresco ..regala piacevoli emozioni al palato.

…infine il Passito Bubeum , un Moscato Passito DOC di nicchia, che matura in barriques almeno 42 mesi e rimane 6 mesi in bottiglia prima di poter essere degustato per diversi anni.

Questo Passito è una sorpresa anche per la sottoscritta che attendo curiosa di degustare!

Vi attendiamo numerosi.

Per info e prenotazioni: Accademia della Muffa Nobile
Varoli Maurizio 336 557490 info@bolognamineralshow.com
Oppure a Lorenzini Emilio Sergio 348 0404955 emilio.lorenzini@muffanobile.it

Azienda agricola Fornacina – degustazione Venerdì 11 Novembre 2011

L’azienda agricola Fornacina, sarà la protagonista della serata di degustazione prevista Venerdì 11 Novembre presso http://www.muffanobile.it/

Vigneti della azienda Fornacina- thanks to Fornacina

Questa azienda  localizzata poco prima di entrare in  Montalcino, appartiene alla famiglia Biliorsi da generazioni. Attualmente la proprietà  è  gestita da Mauro e Simone Biliorsi che producono Brunello seguendo l’antica tradizione.  Dalla vendemmia 2004 le loro uve sono certificate in biologico, ma lavorano da sempre nella naturalità, per salvaguardare il legame dei loro vini al territorio.

La superficie vitata è di circa 5 ha e i restanti 5 ha sono a bosco, caratteristica molto importante per il mantenimento della biodiversità nella azienda. Il loro obiettivo rimane quello di mantenere i quantitativi di produzione attuali per evitare di dover far gestire l’azienda ad esterni.

La produzione media in azienda è tra i 70- 60 q/ ha per il Brunello e attorno ai 80-70q/ ha per il Rosso. Spesso l’azienda stessa riduce i quantitativi prodotti per controllare i prezzi e la qualità ; il numero di bottiglie prodotte si aggira attorno alle 13.000.

grappolo di Sangiovese grosso- thanks to Fornacina

La zona di produzione del Brunello è stata estesa a tutto il Comune di Montalcino dal 1998, prima vi erano solo delle parcelle all’interno dell’area di produzione, quelle ritenute davvero vocate per produrre questo vino pregiato, elegante e di ottima struttura. Il prezzo di questo vino è diminuito mediamente a bottiglia di conseguenza negli anni 90, perché le produzioni sono raddoppiate nel Comune di Montalcino.

L’azienda usa in vigna solfato di rame e zolfo;  non sono mai stati usati prodotti chimici, allo scopo di preservare la salute del territorio, delle piante e delle persone. Fortunatamente la zona di esposizione dei loro vigneti in asse sud-est di Montalcino, è ventilata e non presenta particolari problemi di Peronospora e Oidio. La fortunata posizione dei campi, gli consente di  produrre vini morbidi, eleganti e ben aromatizzati, leggermente più scarichi in colore e in alcool rispetto a quelli posizionati nel versante Nord.

botti di rovere - thanks to Fornacina

I vini di questa azienda presentano ovviamente caratteristiche diverse ogni anno, legate alla stagionalità e alla evoluzione che  il Brunello subisce durante i due anni di affinamento, all’interno delle botti grandi di rovere.

Mi sono ripromessa di farmi una piccola cantina per conservare il Brunello di ogni annata di questa azienda, per poter fare una piccola verticale tra 10 anni ; immagino le sorprese che riserverà questo vino nella sua lenta evoluzione.

Venerdì  si assaggeranno le annate  di Brunello 2005 e 2006  e l’ottimo Rosso di Montalcino 2009.

Sul nostro sito www.eticavitis.it è possibile acquistare attualmente il Brunello 2005 e il Rosso di Montalcino 2008

Ringrazio Antonella Rambaldi Agribio E.R. per il suo apporto di informazioni della azienda Fornacina.